Ho sempre scritto. Perlomeno nella mia testa.
Ma non sono costante.
Ho iniziato diari, programmi, intenzioni. Ma i buoni propositi sono presto avvizziti.
Da ragazza ero più determinata. Crescendo sono diventata meno disciplinata. Forse mi sono semplicemente stancata.
Forse ho così tante pressioni che per me è meglio fuggire che stare alle regole.
Ad ogni buon conto proverò ad essere costante e chiara.
Proverò non a tenere un diario ma a fornire approfondimenti e spiragli.
L'Alzheimer della mamma ha totalmente sconvolto le nostre vite, la mia e quella di tutta la famiglia.
Prima lentamente con le varie visite e i controlli di routine e le piccole attenzioni. Poi, in una spirale sempre più serrata, il cercare di non lasciarla mai sola, le bugie per evitarle gli imbarazzi della disabilità crescente.
Infine il
tentativo di comprendere le frasi non dette, di decifrare dal movimento degli occhi i pensieri non espressi.
Non è certamente facile.
Ancora mi salgono le lacrime agli occhi.
Voglio cercare di rendermi utile.